Champagne: flûte o coppa?
Se non lo sai, il vino bevuto nel calice ha un gusto decisamente migliore rispetto allo stesso vino bevuto in qualsiasi altro bicchiere. Specialmente se di plastica.
Per questo esistono moltissimi calici con forme diverse, ognuna adatta ad una tipologia di vino.
Il calice per gli spumanti
Nella quotidianità, un calice generico va bene un po’ per tutto. Ma se vogliamo fare i pignoli, con gli spumanti sai bene che la flûte è da preferire. La sua forma stretta e lunga è meglio per preservare le bollicine e indirizzare i leggeri profumi verso un unico punto. Invece, la coppa, con la sua apertura ampia, disperde velocemente sia i profumi, sia la bolla.
E perché lo Champagne, il padre degli spumanti, era una volta servito nella coppa?
L’origine della coppa
La leggenda narra che proprio dal seno di Maria Antonietta, la regina francese, venne presa la forma della coppa. Fatta in ceramica, aveva lo scopo di contenere il latte. Ma ben presto venne convertita al vino.
La coppa è indicata per gli spumanti aromatici dolci, tipo il Moscato d’Asti. In questa tipologia di spumanti, la persistenza della bolla ha minore importanza dell’intenso profumo che sprigiona il vino. Quindi, l’ampia apertura della coppa non penalizza lo spumante, ma lo valorizza permettendogli la piena liberazione degli aromi.
Lo Champagne, come la maggior parte dei vini di una volta, era molto dolce perché lo zucchero nascondeva l’eccessiva asprezza e i difetti. Quindi, l’uso della coppa era d’obbligo. Solo alla fine del ‘800, in Inghilterra, venne fatta richiesta di un vino più secco. Nacque il vino “extra dry”, che comunque non era del tutto secco. Con il tempo venne ulteriormente perfezionato, e lo Champagne che conosciamo ora, si merita di essere bevuto in una flûte come tutti gli altri spumanti secchi.

Mi chiamo Davide. Di lavoro faccio il vino e nel tempo libero lo bevo. Ho lavorato per diverse cantine, in Italia e oltreoceano. I consigli di Davide è il blog che ti svela ogni segreto sul vino, senza giri di parole. Scopri di più qui
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