Poesia sul vino
Navigando tra i social mi sono imbattuto in un video di uomo di dubbia sobrietà che recitava una poesia sul vino non poco originale.
Mi sembra giusto riportarvela
Un giorno di Marzemino
al primo Chiaretto d’alba
camminavo nella Champagne dell’Oltrepò Pavese
in mezzo al Nebbiolo.
Il tempo era un Inferno,
il cielo era Verdicchio
tendente al Grigniolino.
Mi riparai sotto a un Pinot e lì,
incontrai una Soave Donnafugata
con un vestito molto rosé.
Non essendo Recioto
tutto spumante le diedi,
un Dolcetto bacio sul bianco Collio
e senza Sfursat, con la Falanghina
del dito medio della mano destra,
le Tocai la Barbera della Bonarda.
Subito il mio Merlot che
non è ancora appassito,
venne Durello che
pareva un Cannonau.
Ma lei non volle che
andassi oltre e mi disse:
“Sii Nobile e non Primitivo!”
Deluso non che Raboso e
rosso di Borgogna le dissi:
“Chardonnay moi madame”.
E con l’Amarone in bocca
ed un Groppello in gola
mi arrangiai da solo e
Sauvignon de Brut!
Che vino è
Per farti apprezzare maggiormente i riferimenti, ti riporto qualche informazioni sui vini accennati.
Marzemino: vitigno con una bacca blu-nerastra, particolarmente coltivato in Trentino
Chiaretto: vino rosé che si produce intorno al lago di Garda
Champagne: il più famoso vino spumante Metodo Classico, si fa nell’omonima regione francese
Oltrepò Pavese: è una zona del sud del Piemonte che da il nome ad un vino che può essere sia bianco sia rosso, in base ai vitigni utilizzati
Nebbiolo: è il vitigno con cui si produce il Barolo, il nome deriva dal fatto che solitamente si raccoglie a fine ottobre con le prime nebbie.
Inferno: si riferisce al Valtellina Superiore Inferno DOCG, una sottozona del Valtellina Superiore DOCG prodotto nella provincia di Sondrio
Verdicchio: vitigno a bacca bianca coltivato soprattutto nelle Marche. Quello di Matelica è diverso da quello dei Castelli di Jesi (il mio vino preferito)
Grignolino: originario dei Colli Astigiani e Alessandrini, è un’uva rossa ricca di vinaccioli che in dialetto si chiamano “grignòle”
Pinot: esiste il Pinot Nero, il Pinot Bianco e il Pinot Grigio, tre vitigni coltivati in tutto il mondo per la grande versatilità e qualità delle loro uve
Soave: il vino bianco di Verona, ottenuto dall’uva Garganega
Recioto: c’è di Soave (bianco) o della Valpolicella (rosso). È un vino dolce che si ottiene dopo l’appassimento delle uve
Dolcetto: vitigno di origine contesa tra Piemonte e Liguria, il nome deriva dalla dolcezza dell’uva matura che sembra spiccare rispetto alle altre (in realtà ha meno acidità, non più zuccheri)
Collio: zona tra Italia e Slovenia, con vigneti che si diramano tra le colline donando vini unici e straordinari, tra i bianchi migliori al mondo
Sfursat: detto anche Sforzato di Valtellina è una DOCG dedicata al vino rosso fatto con il Nebbiolo che qua prende il nome di Chiavennasca
Tocai: vitigno autoctono friulano a bacca bianca. Nel 2008 la Corte di Giustizia Europea ha dichiarato che il nome Tocai poteva essere confuso con il Tokaji (vino ungherese), perciò il suo nome ora è semplicemente Friulano
Barbera: famoso vino piemontese che si ottiene dall’omonimo vitigno Barbera
Merlot: uva nera internazionale. È una delle due varietà che rientra nel taglio bordolese, chi non la conosce?
Durello: uva molto acida ideale per ottenere spumanti Metodo Classico di altissima qualità a lungo invecchiamento. È coltivata nei Monti Lessini a Verona
Cannonau: è il vitigno a bacca nera più coltivato in Sardegna. In Spagna lo trovi con il nome di Garnacha, mentre in Francia Grenache
Chardonnay: uva bianca internazionale, coltivata in tutto il mondo in mille stili diversi. Ottima anche per fare spumanti, infatti rientra nell’uvaggio dello Champagne
Amarone: il vino passito secco più famoso del mondo. Si fa come il Recioto della Valpolicella, ma a differenza di questo, tutto lo zucchero viene fermentato
Groppello: uva nera coltivata nella sponda bresciana del Lago di Garda, da Desenzano a Salò
Sauvignon: si intende il Sauvignon Blanc, uva bianca il cui vino ha profumi erbacei e fruttati tropicali. È c0ltivato in tutto il mondo, i più famosi sono quelli francesi e quelli neozelandesi

Mi chiamo Davide. Di lavoro faccio il vino e nel tempo libero lo bevo. Ho lavorato per diverse cantine, in Italia e oltreoceano. I consigli di Davide è il blog che ti svela ogni segreto sul vino, senza giri di parole. Scopri di più qui