Il Tavernello è buono?

Ecco la domanda da 1 milione di dollari: Il Tavernello è buono?

Voglio prima darti una risposta diplomatica, poi il mio vero pensiero.

La risposta diplomatica

Parto da specificarti che Tavernello è il brand di un vino, non una cantina. La cantina che lo produce è il Gruppo Caviro, la seconda cooperativa vitivinicola d’Italia per fatturato.

Per promuovere il Tavernello hanno registrato uno spot con Maccio Capatonda, che parla proprio di come viene visto questo vino dagli italiani: il vino dei barboni. E Maccio conclude ribaltando un po’ la situazione dicendo “beh, non è male. Ma l’avete mai assaggiato??”.

Effettivamente, tanti parlano male del Tavernello per partito preso. Se degustato alla cieca molti lo confonderebbero con altri vini che costano anche di più, perché il suo profilo è abbastanza neutro.

Quando si producono quantità enormi di vino si cerca di standardizzare il prodotto in modo che sia riproducibile. E la prima caratteristica ricercata nel Tavernello è l’assenza di difetti.

Per il prezzo a cui esce, il Tavernello è davvero un vino interessante e apprezzabile, perciò non si può di certo dire che sia un vino da evitare, specialmente in cucina.

Cosa ne penso

È buono? Si. Lo comprerei mai? No.

Usciamo per un attimo dal concetto di rapporto qualità/prezzo.

Il Tavernello è un vino neutro, che non può essere criticato sotto l’aspetto della sicurezza alimentare. E per i nostri nonni che bevono vino come fosse acqua durante i pasti, è perfetto. Io, invece, bevo il vino perché mi piace, non per dissetarmi o dar gusto all’acqua. Non è come il cibo che per forza devo mangiare per arrivare a sera.

Il tavernello è talmente neutro che viene usato nelle degustazioni come base per l’aggiunta di molecole specifiche, in modo da poter allenare l’olfatto su alcuni profumi/difetti.

Perciò ritengo che un vino per essere buono, non debba solo non aver difetti ed essere accettabile al gusto, ma debba portarmi qualcosa in più.

Chiaramente parlo di Tavernello perché è un po’ il simbolo di questa categoria chiamata appunto vini da tavola. Ma possiamo ricordare anche il Sancrispino, il Freschello o alcuni Yellow Tail parlando di vini australiani.

Quindi, io, piuttosto di bere un bicchiere di vino ad ogni pasto prendo una bottiglia più costosa e la bevo in compagnia. Cheers!

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