Come si brinda nel modo corretto

La maggior parte delle volte si assiste ad una fase di incertezza generale in cui tutti si guardano attorno per capire se sia il caso di far scontrare i calici.
Quando si brinda, bisogna toccare i calici o si alzano solamente guardandosi negli occhi? Vediamo come si brinda nel modo corretto.

Cosa si dice

Ho letto su diversi blog che la parola “brindisi” deriva dal tedesco “bring dir’s”, e significherebbe “portare (il saluto)”. Per questo il saluto si farebbe a distanza, senza toccare i calici degli altri ma guardandosi negli occhi.

Ma si dice anche che nel Medioevo, brindare con forza serviva a far cadere gocce del proprio vino (o bevanda) nel calice del compagno per assicurarsi che il proprio bicchiere non fosse stato avvelenato.

Per quanto riguarda il termine “cin cin”, si crede che derivi dal cinese antico “ch’ing ch’ing“, ed equivaleva al nostro “prego, prego”. Poi questa espressione è stata importata in Europa dai commercianti e marinai inglesi nel periodo vittoriano, per salutarsi ed augurarsi una buona continuazione di navigazione.

Quando toccare i calici

Se ti trovi con pochi amici e hai una buona confidenza, brinda pure rumorosamente. Ogni evento informale e di festa si merita di essere festeggiato in tutte le sue sfumature.

Se l’evento è più formale, come una cena di lavoro, o coinvolge tante persone disperse nella stanza, a quel punto basterà alzare il calice e rivolgere uno sguardo negli occhi ai compagni di brindisi.

La tecnica per non rompere i calici

Esiste una tecnica per scontrare i calici senza rischiare di romperli. È stata chiamata il metodo “Bell to Bell”. L’idea è di far scontrare la campana del calice (la parte più larga al centro) e non il bordo come verrebbe più istintivo. Questo perché il bordo è la zona più fragile e i bicchieri più delicati e pregiati rischiano di rompersi. Inoltre, lo scontro del vetro nella zona centrale emette un lungo e prolungato “DING!” che è molto più piacevole del rumore di vetro che emette il bordo.

Più il bicchiere è leggero, meno interferirà con la tua degustazione e il vino sembrerà più buono.

Il suono, in realtà, cambia molto in base al vetro del bicchiere e alla sua forma. Più il vetro è sottile, più è pregiato il bicchiere. Il vetro a labbro arrotolato più spesso o i bicchieri di cristallo pesanti potrebbero sembrare belli, ma generalmente sono un po’ meno piacevoli da usare per bere e non hanno la stessa bella risonanza quando si scontrano.

I modi di dire

Paese che vai, usanza che trovi! Ogni paese ha il suo modo di dire, te ne riporto qua alcuni:

  • Germania: Prosit, termine che era usato dagli antichi Romani e deriva da prodesse, “che ti sia di vantaggio”
  • Spagna: Salud
  • Francia: Santé
  • Gran Bretagna (in inglese in generale): Cheers
  • Russia: Na zdorovje
  • Giappone: Kampai
  • Brasile: Sayde o viva
  • Portogallo: Saúde
  • Svezia e Norvegia: Skål
  • Olanda: Proost